Un film sulla connessione in senso letterale e metaforico: le interazioni quotidiane tracciano il senso di solitudine e le preoccupazioni di un individuo.
Una donna single sulla trentina che vive a Londra, lotta con il senso di isolamento e decide di chiamare varie linee di assistenza clienti in cerca di un contatto. Forza i confini delle persone con cui parla, con risultati variabili. Chiede consigli alla sua banca in materia di appuntamenti, parla di film con il suo medico e stringe un rapporto con il suo provider Internet sul tema della reincarnazione. I call center diventano lo sfondo per conversazioni sul significato della vita e sulla solitudine delle grandi città.
Tender Loving Care è una meditazione sul senso di appartenenza in una metropoli multiculturale. È una critica al consumismo, all’impatto che ha sugli individui e sulla qualità delle loro relazioni, nonché una valutazione sulla comunicazione nell’era digitale. È un quadro di regole e ruoli che sono lì per essere infranti e sovvertiti, una storia di contrasto e dualità, che oscilla tra ciò che è professionale e ciò che è personale, pubblico o privato, giocoso o serio.
Il film è una versione estesa di un cortometraggio commissionato per Straight8 Shootout presentato in anteprima al Festival di Cannes la scorsa estate. Seguendo le regole del concorso Straight8, è stato girato su 1 rullino di pellicola Super8, senza montaggio e con una colonna sonora “cieca” creata separatamente senza anteprima del film. La versione completa del film (20 minuti), girata in 16 mm e Super8, presenta una struttura in tre atti, una narrativa ampliata e una colonna sonora originale.