Grasshopper Republic studia la strana, meravigliosa e pericolosa opposizione tra uomo e natura. Se esaminiamo l’equilibrio della sopravvivenza tra comunità ed ecosistemi, ci sorgono domande sulle tendenze corrotte del capitalismo, l’impatto sull’ambiente e la sostenibilità delle fonti alimentari. Lo spettatore deve guardarsi dentro per riflettere e trovare punti di riferimento. La narrazione del film è guidata dall’equilibrio della natura e dai suoi cicli. Le cavallette hanno sincronizzato il loro ciclo riproduttivo con la vegetazione portata dalla stagione delle piogge e le fasi lunari (un leitmotiv visivo di tutto il film) influenzano e guidano le migrazioni dello sciame.
All’estremo opposto, vediamo i cacciatori inserirsi brutalmente in questo ambiente naturale con le loro trappole.
Lavorando 24 ore su 24, scottandosi con le lampade e venendo infettati da altri insetti velenosi, i cacciatori abbattono tutto ciò che trovano sul proprio cammino per catturare le costose prelibatezze. Queste azioni, che si ripetono senza tregua, spesso spingono chi osa rischiare oltre il punto di rottura. Ma, nonostante questa spietata dedizione, avere successo nell’industria delle cavallette è difficilissimo. Le estorsioni della polizia, le bustarelle ai funzionari comunali, gli accordi sottobanco sono all’ordine del giorno; è richiesta una libera interpretazione dello zelo imprenditoriale per navigare le acque corrotte dell’Uganda. Il film segue uno dei migliori cacciatori di cavallette del Paese, Siraje Lubwama Ojuku, e la sua intrepida squadra. Viaggiando a fianco del nostro antieroe Siraje, vediamo la natura umana rivelarsi mentre lui si fa strada a tutto gas in questo caotico settore. Appare chiaro che, tra chi lavora sotto di lui, poco viene considerato e molto si perde nella caccia al profitto. Siraje usa sapientemente le vulnerabilità della sua squadra per ottenere ciò che gli serve, mentre loro si agitano e distruggono tutto, ostaggi della ricerca della sopravvivenza.
Il film è ispirato al libro di Michele Sibiloni Nsenene.